Pietro Agostino Sanna è nato ad Austis il 17.02.1928 e morto a Cagliari il 29.05.2009.
Appena nato il padre lo chiamò Migone (amicone), soprannome che mantenne e con cui era noto.
Frequentò la scuola elementare ad Austis e le scuole medie a Sorgono. Sin dalla 2^ elementare si innamorò della maestra Marianna Rassu di Borutta, alla quale dedicò mutettus e poesie.
In seguito, quando frequentava la 5^ elementare, si innamorò dell’allora maestra Maria Deliperi di Sassari, alla quale, pure dedicò mutettus e poesie.
Alcuni di questi si possono trovare su questo Blog dedicato a lui.
Fin da bambino trascorreva i momenti liberi in montagna, (in località SA CRABARISSA e MONTE MANNU), impegnato a badare alle mucche di suo padre e durante le pause componeva mutetti e poesie.
Una roccia dalla forma di donna con una brocca in testa, detta “Sa Crabarissa” lo ispirò nella composizione di poesie e mutettus.
Crescendo aiutò il padre Piero nel mestiere di macellaio e, con lui, si divertiva a sfidarlo in versi.
Continuò poi a cantare in occasione di feste paesane, nei bar, con gli amici, componendo e cantando serenate per le ragazze del proprio paese e dei paesi limitrofi.
Le ragazze lo incoraggiavano chiedendo che cantasse per loro in occasione di matrimoni e feste.
Quando, verso i vent’anni, furono banditi in tutta la Sardegna ed in alcune località della penisola, riportando lusinghieri risultati, e classificandosi, spesso, al 1° e al 2° posto, ricevendo menzioni varie.
Nel 1980, alla Fiera Campionaria di Cagliari, ove si riunirono i più grandi cultori della poesia sarda, venne proclamato il DECANO dei poeti sardi, anche in considerazione del fatto che recitò, per l’occasione, la poesia SU BALLU IN NOTT’E LUNA, (1° premio al concorso Sardegna poetica).
In seguito a tale concorso il fondatore della rivista di cultura, arte e poesia sarda S’ISCHIGLIA, Angelo Dettori, lo invitò a farne parte in qualità di redattore.
Ha curato numerose rubriche nelle riviste sarde, quali:
Su populu sardu, Sardegna oltre, Sa berretta, Sardegna da salvare.
Nel 1951 si arruolò nel Corpo della Polizia di Stato e dopo tre anni trascorsi nella penisola fu trasferito all’Autocentro Regionale di Polizia ad Abbasanta.
Trasferito a Cagliari, nel complesso dell’Autocentro Regionale di Polizia, ha continuato qui a svolgere il servizio fino al collocamento a riposo, continuando sempre a comporre versi, romanzetti, poesia e prosa in genere, a condurre ricerche su Austis e dintorni documentandosi presso l’Arcivescovado di Oristano, ma soprattutto presso l’Archivio di Stato di Cagliari.
Nel 1960 contrae matrimonio con una giovane del paese, Mariuccia Cabras, dalla quale sono nati quattro figli.
E’ sempre stato invitato a tutte le feste del paese e del Centro Sardegna, disputando con i migliori poeti sardi (Anniru Canu di Sasari, Montanaru di Desulo) e con tanti improvvisatori (Raimondo Piras, Barore Sasssu, Barore Zucconi ed altri).
Nel 1980 ha fondato l’associazione culturale “FRORES DE MONTE” che ad anni alterni indice il concorso regionale e interregionale “MUTOS DE BANTU E DE DISPREZU”.